martedì 12 marzo 2013

Bartolazzi anche a te piace il pignoletto...!?!

Nemmeno il tempo di godersi questo gran Bologna che Presiniente e giornalai servizievoli
vogliono farci passare per idioti.

Ricordo a tale volpe che il monte ingaggi del Bologna e' cresciuto,e che i motta-guarente-pazienza-abero etc e tutta quella robina li' saranno sul groppone del bfc grazie al fenomenale Zanzi.

Vantarsi per curci a 600 mila e rotti a stagione poi....

e per i prestiti, si dai CAZZO NON SIAMO l'ALBINOLEFFE!
..diamo a zanzi quel che e' di zanzi.....SI, UN BEL CALCIO NEL CULO!

oddio, arrivera' la "moralizzatrice"?!?!?

sabato 9 marzo 2013

..guaraldi su "striscia"...

Bologna, 8 marzo 2013 - La Provincia di Bologna e il Comune di Granarolo proporranno alla conferenza dei servizi dedicata al nuovo centro tecnico del Bologna calcio di sospendere la realizzazione dei campi che verrebbero a trovarsi sotto i tralicci dell’alta tensione. Lo annunciano le due amministrazioni con una nota congiunta, precisando che questa decisione è stata presa “in attesa che si concludano le valutazioni anche con Terna (societàche gestisce l’impianto) relative alla possibilità di interramento della linea”.

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La sospensione, inoltre, verrà adottata “garantendo comunque, sin dal completamento del primo stralcio dei lavori- si precisa nella nota- una dotazione di campi e strutture che permetta sia al Bologna calcio che al comune di Granarolo lo svolgimento di tutte le attività delle proprie squadre di calcio”. Resta quindi “confermato, come previsto fin dalla firma del protocollo d’intesa tra gli enti locali e il Bologna- continua la nota- che l’intero intervento di realizzazione del centro tecnico del Bologna procederà per stralci successivi”.

Chiusa la fase di presentazione delle osservazioni, la Conferenza dei servizi verrà convocata “a breve” dal Comune di Granarolo, cosi’ da “formulare le risposte alle considerazioni pervenute da associazioni e singoli cittadini in merito al progetto”. Uno dei temi “da subito rilevato ed esaminato nelle sedute della conferenza preliminare”, continua la nota, è proprio “l’interazione tra la linea elettrica già esistente sull’area e alcuni futuri campi da gioco sottostanti, oggetto in questo periodo anche di particolare attenzione da parte di cittadini e della stampa”.

In questi mesi la Provincia, il Comune e il Bologna, “preso atto comunque della compatibilità espressa dagli enti, hanno voluto lavorare alla definizione di una soluzione migliorativa- ricorda il comunicato- seguendo un principio di massima precauzione e prevenzione relativamente alla salute pubblica”. In una commissione svolta in Provincia, in particolare, i tecnici di Arpa e Ausl “hanno rilevato come le strutture e le attività previste al di sotto della linea elettrica siano normativamente del tutto compatibili con il tempo di esposizione previsto e non comportino, allo stato attuale delle conoscenze scientifiche, rischi specifici per la salute”.

Tuttavia, con l’obiettivo di “offrire doverosamente la massima serenità ai futuri fruitori della struttura- continua la nota- il Comune, la Provincia e il Bologna si sono impegnati per una soluzione a maggiore tutela di tutti”.
Nel frattempo, continua a trovare sostenitori la petizione intitolata “Stop al consumo di suolo. Invito alla coerenza”, che si rivolge alle istituzioni locali e punta a dare sostegno alle osservazioni presentate sull’Accordo di programma relativo al progetto del centro tecnico: le firme finora raccolte sono salite a circa 150. Tra le altre, oltre a quelle già segnalate in precedenza si sono aggiunte quella di due ulteriori esponenti del Pd: Maria Raffaella Ferri (consigliera comunale di Bologna) e Virginia Gieri (presidente del quartiere Savena).


LA REPLICA

Un programma assolutamente “nebuloso” e “non condivisibile”. Il Comitato per l’alternativa al Passante nord, impegnato anche contro la realizzazione del nuovo centro tecnico del Bologna calcio a Granarolo dell’Emilia, non esulta per la sospensione della realizzazione dei campi progettati sotto i cavi dell’alta tensione: come possono “tranquillizzare” i cittadini, si chiede il Comitato, la proposta di “sospensione” e il relativo “piano dei lavori per stralci” che Provincia e Comune intendono portare in conferenza dei servizi?

“Oggi più che mai si stanno smacchiando i giaguari- scrivono Gianni Galli e Severino Ghini, facendo il verso a Pier Luigi Bersani- ma nel senso peggiore del termine”. Dopo aver fatto “orecchie di mercante, per mesi, alle preoccupazioni espresse dai genitori che invitavano a non realizzare i campi proprio in quella posizione malsana”, recita la nota, “ora Provincia e Comune cavalcano il ‘principio di buonsenso’. Come possono essere credibili?”. La fretta “ostinata” che caratterizza il procedimento “non fa che alimentare dubbi anziché generare tranquillita’” e “appare ancor meno chiaro, a questo punto- scrive il Comitato- tutto l’accordo di programma”. Infatti le modifiche in corsa “annunciate oggi sotto la pressione delle proteste dei cittadini di Granarolo, del nostro Comitato, della lista civica ‘Impegno per Granarolo’- continua la nota- espresse fin dall’assemblea pubblica del 14 dicembre scorso e, ultimamente, anche dell’intervento di Striscia la notizia, confermano tutte le nostre perplessità sull’intera operazione”.
Quanto annunciato oggi da Provincia e Comune “non e’ esauriente ed aspettiamo le risposte scritte alle nostre osservazioni”, concludono Galli e Ghini, “riservandoci di inoltrare il tutto alla valutazione delle competenti autorità”.