giovedì 28 novembre 2013

Emilio Marrese puntuale e preciso come sempre

Emilio Marrese: "Un cocker per Guaraldi"

Creato 28 Novembre 2013 Scritto da ZerocinquantunO
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Emilio Marrese (Repubblica) cosa pensa dell'operazione simpatia di Guaraldi & C.?

Penso che non sia questione di simpatia o antipatia. Guaraldi, spaventato dalle contestazioni e soprattutto da un’ormai raggiunta unanimità di giudizio (negativo) nei confronti della società, ha sofferto di un'improvvisa carenza d'affetto. Così ha aperto un canale diretto con una radio che gli fa - giustamente dal canto suo perché si vive di audience - da megafono e filo diretto con la città, aprendo il bunker di Casteldebole, e l'altra sera insieme ai suoi soci ha chiamato un po' di cronisti per una bicchierata e per rivolgere la domanda, finto ingenua, "ma perché ce l'avete tanto con noi che siamo tanto buoni e facciamo quel che possiamo?". Un grande classico melodrammatico già visto su questi schermi decine di volte da chi purtroppo ha un po' di anni alle spalle. Il titolo è "facciamo quadrato". Il sottotitolo è “stappiamo una bottiglia insieme così smettete di rompermi le balle”.

Detto che se uno vuole affetto si compra un cocker e non una squadra, fossi stato a Bologna tra gli invitati avrei spiegato a Guaraldi che la simpatia non c'entra proprio niente e nessuno ce l'ha con lui/loro per partito preso. Dirò di più: a me Guaraldi - mai visto dal vivo - mi fa pure simpatia istintiva, a guardarlo in tv e a sentirlo parlare, come può fare simpatia, senza offesa, il ruspante macellaio sotto casa o il bonario pediatra di famiglia. Quando lo vedo balanzonissimo soffrire e fumare come una ciminiera in tribuna, accanto al maestro Fio Zanotti che sembra sempre appena uscito da una lavatrice, provo simpatia, davvero. Dirò ancora di più: non ci sarebbe nemmeno nulla di male se ci guadagnasse a costruire il Centro Tecnico, perché nessuno crede alle favole e si sa che ogni imprenditore - rarissimi mecenati esclusi - entra nel calcio, azienda in perdita pressoché certa, per un tornaconto personale, che sia la costruzione di villette, la vetrina, la vanagloria, l'indotto di rapporti eccetera. Ma deve capire che il Centro Tecnico non è una priorità della collettività e, se la squadra va in B, non lo è più manco del presidente: se uno fa una buona squadra, poi può anche trasformare Granarolo in Hong Kong e nessuno fiata (a parte forse gli abitanti di Granarolo). Guaraldi non deve cercare spiegazioni dietrologhe alle critiche che riceve: se dà l'esclusiva a tizio o caio chissenefrega, nessuna ripicca, nessuno si indispettisce. Repubblica continua a uscire tutti i giorni anche senza le sue interviste, così come il Carlino, o èTv senza le partite registrate. E' una ruota che gira, non s'offende nessuno, davvero.

Quello del presidente è un ruolo nel mirino in tutte le città d'Italia, come l'allenatore, l'arbitro o il giornalista: tutti vengono criticati e attaccati a ogni latitudine, perché fa parte del gioco. Non c'è proprio niente di personale né alcun disegno dietro. (Anzi, casomai diffidi di più di quelli che non criticano...) Gazzoni portò Baggio, la semifinale Uefa ed era sempre sotto schiaffo, Dall'Ara portò cinque scudetti (uno ogni sei anni di presidenza in media) e i tifosi lo fecero scendere dall'autobus: eppure aveva avuto risultati migliori di quelli che sbandiera Al Bano. Perché? Perché questo è il calcio, industria che produce e campa di emozioni, che per definizione sono irrazionali.

Il punto che cerchiamo di spiegargli da anni è che, avendo di calcio più esperienza di lui, se continua a gestire così il Bologna finisce male lui, i suoi soci e, quel che ci preme di più, la squadra. Tutto qua. Lo ripetiamo per l'ennesima volta? Okay. Non si ottengono risultati alla lunga se non si investono denari: non è una colpa non averne (figuriamoci, vedesse il mio conto in banca...), ma è una colpa se si pensa di poter fare calcio a livello accettabile negli anni senza averne né possedere competenze da far fruttare. Se vi avevano raccontato di poter fare calcio a costo zero, siete fessi ad averci creduto. Con tutto il rispetto. Non si ottengono risultati vendendo continuamente i pezzi buoni sul mercato senza allevarne contemporaneamente altri: Cristaldo è anche un buon giocatore, per esempio, ma non è tuo, mentre ciò che hai costruito in casa, Capello, l'hai venduto prima ancora che entrasse in campo. Se il basilico (ripeto questa metafora che mi è cara) lo spenni continuamente senza annaffiare il vaso, finisce. È un concetto così complicato? Non si ottengono risultati se i pochissimi denari che hai li devi spendere per pagare frotte di giocatori che nemmeno vanno in campo o comunque sono riserve - la lista è lunga -, se il monte ingaggi aumenta anziché calare, se paghi tre portieri per farne mezzo, se paghi tre centravanti per farne mezzo etc etc. Questa è malagestione. E se uno combina pasticci deve prima di tutto accorgersene, poi ammetterlo e infine cambiare rotta.

giovedì 22 agosto 2013

..Allora non siamo poi tanto beceri....

Marrese (Repubblica), anche questo campionato inizia con la contestazione.


Speriamo che porti bene come nei precedenti campionati, culminati con una salvezza tranquilla. Invidio sinceramente i tifosi e i colleghi (sempre meno, noto) che si sforzano ancora di giustificare l'operato di questa società e rimangono fiduciosi, o quanto meno pazienti e rassegnati. Vorrei anche approfittare per dire, davvero in amicizia e onestà, ai tifosi che legittimamente criticano i miei interventi su ZO che non c'è proprio nessuna soddisfazione né divertimento nel vedere il Bologna rischiare sempre di più solo per vedere confortate le proprie tesi pessimiste e scettiche. La cessione di Taider o chi per lui era ampiamente prevedibile e prevista, non ci voleva Otelma ma solo l'incrollabile ottimismo cieco di alcuni tifosi (ho parlato di tifosi, non di allenatori, si badi bene)  a credere che non ce ne sarebbe stato bisogno. Spero che sia un sacrificio sufficiente e non vi siano altre sorprese da qui al 2 settembre, visto che chi conosce meglio di me i conti del Bologna non pensa che quel denaro basti a coprire i buchi futuri. Purtroppo Guaraldi ci ha abituati a diffidare.


Quello che veramente non capisco e non tollero non è tanto la strategia, ammesso che vi sia, ma il comportamento del presidente. Mi chiedo, senza trovare risposta, perché continui a raccontare sempre un sacco di balle. Ripetere fino all'ultimo che non servisse vendere o che sarebbe accaduto solo davanti a cifre vergognose o indecenti, per essere smentito dai fatti poco dopo, mi sembra una tattica di comunicazione suicida. Pensa cosi' davvero di avere più potere contrattuale con l'Inter e gli altri acquirenti facendo finta di non avere necessità di liquidi? S'è visto... Peggio ancora se fosse un inganno per raccattare qualche abbonamento in più. Forse sarebbe più onesto e comprensibile allargare le braccia e dire come stanno le cose, invece di dare sempre a tutti la sensazione di averci preso per i fondelli. Cosa ha da guadagnarci a fare cosi per me resta un mistero autentico.


Qui, lo chiariamo per la millesima volta, nessuno ce l'ha con lui perché non ha i cosiddetti baiocchi: non è mica una colpa, quella. Lo ha anche ammesso, in passato. La colpa è, in primo luogo, di dire solari farfanterie. Le sue bugie non è che non hanno le gambe lunghe: sono proprio senza. Mah. Ci fa o ci è? Siamo nel patologico?


Oltre mezza serie A è nei guai economici ed è costretta a vendere: non è quella la vergogna. Se guardiamo la campagna acquisti delle altre squadre ce ne sono ben poche, nella stessa fascia, che fanno di meglio, forse nessuna. Taider è stato il sacrificio minore: non è un fenomeno, è un buon giocatore, magari Laxalt si rivelerà meglio, chissà. Nessuno sapeva chi fosse Taider due anni fa quindi non è che ci si possa ora stracciare le vesti per lui. Non è questa ultima cessione a destare scandalo. La faccenda è che ancora una volta ha raccontato solenni castronerie: si può sopportare un presente di stenti, ma non di essere anche presi in giro mentre si patisce.


Se poi anche l'affare Taider lo inseriamo nel contesto generale di questa gestione, come si fa a non essere preoccupati? Se non hai i soldi, e come detto non è una colpa, per stare all'altezza della tua storia e di squadre con bacini analoghi (la Fiorentina?), devi però essere capace di portare avanti una politica di costruzione di giocatori da rivendere e avere cosi un ricambio garantito e costante (vedi Udinese, al solito). Questa società invece non lo sa fare, non è in grado: i giocatori ormai sono finiti, si sono venduti anche Capello prima ancora che mettesse piede in serie A, i calciatori che ha sono prestiti o compartecipazioni. Se Laxalt si rivelerà un drago, per dire, non sarà nostro. Con quali risorse tecniche allora si può proseguire all'infinito nella politica del vendere tutto il vendibile per tappare i buchi? Il fatto che anche quest'anno si possa ambire ad una salvezza non significa che esista un futuro a medio termine e soprattutto non si vedono proprio le capacità di costruirselo. Quali calciatori ha scovato e lanciato Zanzi per fare plusvalenze? E poi: ma quanto saranno poi grossi sti buchi che non si riempiono mai? Non è che non sapete fare due conti e non siete buoni di gestire un club?


Questo è difficile da perdonare quanto le balle: la testardaggine ottusa. Bisogna arrivare in serie B al collasso e al tracollo economico per dire "ops, scusate, non eravamo mica buoni di fare calcio come credevamo"? Date retta non al sottoscritto che non è competente ma ai tanti che ne capiscono più di voi intorno: state rischiando un crac dolorosissimo, per voi e non solo per noi tifosi, datevi una regolata in fretta. Non è peccato non sapere affrontare il mare in tempesta, il peccato è proseguire sulla rotta sbagliata anche quando il meteo è avverso, e non volere lanciare l'sos quando la barca cigola pericolosamente, fidandosi delle proprie dubbie doti di skipper.

    lunedì 19 agosto 2013

    ..l'asticella si alza e ci entra nel c....

    Guaraldi e Zanzi ribadiscono: "Taider resta al Bologna"

    29.07.2013 18:25 di Eva A. Provenzano Twitter: @EvaAProvenzano articolo letto 3081 volte
    Fonte: SS24
    Si parla di un incontro previsto tra Inter e Bologna per Taider. Il presidente Guaraldi e il direttore sportivo rossoblù non smentiscono che potrebbero sedersi ad un tavolo per la trattativa, ma il loro impegno è quello di tenere il calciatore.
    IL DS - "Sicuramente si può parlare di mercato, ma noi vogliamo trattenere i giocatori più importanti. Al momento non ci sono margini perché possano andare via, nè lui nè Diamanti".
    L PRESIDENTE - "Diamanti è il nostro capitano, Taider è un giovane di grande forma e grande forza quindi credo proprio che resterà con noi come ho detto più volte". 

    Taider all'INTER 19 agosto
    Rinforzo a centrocampo in arrivo per Walter Mazzarri. L’Inter ha raggiunto l’accordo con il Bologna per Saphir Taider. Secondo quanto riportato da Sky, il duttile giocatore franco-algerino domani sosterrà le visite mediche per il club del patron Moratti prima di firmare un contratto che lo legherà al club del capoluogo lombardo per i prossimi 4 anni. L’operazione è andata in porto per una cifra vicina ai 5.5 milioni di euro, più il prestito con diritto di riscatto della metà del giovane talento uruguaiano Diego Laxalt. Un buon colpo per nerazzurri che si assicurano un giocatore che nell’ultima stagione in terra emiliana ha dimostrato di avere dei margini di crescita notevoli. Il classe ’92 potrà fare molto comodo al neotecnico dell’Inter soprattutto alla luce di ricoprire praticamente tutti i ruoli del reparto centrale.


     

    mercoledì 14 agosto 2013

    ...un uomo ..una sola parola...

    (set.2012)Guaraldi: «Gilardino rimane
    e Perez non ha nessun problema»


    Il presidente fa il punto della situazione: «Gli 1,4 milioni versati al Genoa sono la prima rata della comproprietà.

    SERIE A
    Guaraldi: «Gilardino rimane
    e Perez non ha nessun problema»
    Il presidente fa il punto della situazione: «Gli 1,4 milioni versati al Genoa sono la prima rata della comproprietà. Il Bologna è sano. Ramirez? Il Southampton ha appena saldato tutto»

    BOLOGNA - Albano Guaraldi dice tutto. Dopo un mese di silenzio il presidente rossoblù è tornato a parlare di Bologna alla presentazione dello sponsor Acqua Lete, che ha interrotto un regno pluridecennale di Acqua Cerelia come fornitore rossoblù e che in futuro sarà forse sponsor di maglia. Guaraldi ha spaziato su tutto lo scibile rossoblù, partendo dalla situazione di Gilardino: «L’affare non nacque nelle ultime ore di mercato: era la nostra prima scelta, Pioli aveva espresso la volontà di avere Floccari per questioni di schemi, ma il laziale aspettò altre offerte e noi parlammo con Gila, che ci espresse da subito la decisa volontà di venire a Bologna. Non c’erano i tempi, in poche ore, per impostare la comproprietà con Preziosi e abbiamo proceduto col prestito oneroso da 1,4 milioni di euro ma questi soldi a gennaio saranno scalati dalla cifra della comproprietà di Gilardino: ci siamo ripromessi di trovarci a breve con Preziosi per completare tutto, tra noi c’è un gentlemen agreement».

    domenica 16 giugno 2013

    Simone Minghellini si iscrive alla fiera .....

    Nel mondo del calcio, così come nella vita in generale, comunicare è fondamentale. E farlo nel modo giusto lo è ancora di più. Credo che questa frase andrebbe scritta su un bel cartello da appendere in qualche ufficio di Casteldebole, considerato che da questo punto di vista il presidente Guaraldi non sembra certo un campione. A mio avviso, molta della rabbia che i tifosi nutrono nei suoi confronti deriva, più che da errori materiali veri e propri (come cessioni o mancati acquisti), da questa grande lacuna che lo accompagna fin dal giorno del suo insediamento. Non sto dando del bugiardo o tantomeno del falso a nessuno, sto dicendo però che comunicando nella maniera sbagliata si rischia di apparire in questo modo. E siccome dall’altra parte c’è un interlocutore (o meglio, un popolo di interlocutori, la tifoseria rossoblù), esiste il rischio concreto che quest’ultimo possa sentirsi raggirato e finire col perdere la pazienza. È umano.


    la rabbia riguarda anche cessioni e acquisti assurdi

    L’ultimo caso, in ordine cronologico, è legato all’affare Gilardino. Ma chi gliel’ha fatto fare a Guaraldi di dichiarare a più riprese in televisione e suoi giornali che per l’acquisto dell’attaccante della Nazionale era ormai tutto a posto, tutto definito? Una pistola alla tempia? Non credo, non credo proprio. Un consiglio sbagliato? Può essere. Una decisione autonoma piuttosto affrettata, dettata magari da uno slancio di entusiasmo? Direi che ci siamo. In questo modo però si aggiunge danno a danno, perché perdere un giocatore fondamentale è già di per sé un duro colpo per un tifoso, ma ricevere una bastonata tra capo e collo dopo essere anche stati illusi è probabilmente qualcosa di insostenibile.
     
    ? per me ti droghi?

    Il presidente ieri ha raccontato di un improvviso voltafaccia di Preziosi, che da un giorno all’altro avrebbe cambiato le carte sul tavolo delle trattative. Conoscendo l’affidabilità e la correttezza del numero uno genoano non stento a crederci, ma a questo punto allora entra in gioco un nuovo, macroscopico difetto: l’inesperienza. Certamente parlare dall’esterno è più facile, non lo nego, ma credo sia impossibile non sapere che all’interno dell’ambiente calcio si debba procedere coi piedi di piombo quando si ha a che fare con certi soggetti. Ora Guaraldi si stupisce perché le condizioni dell’affare sono state repentinamente modificate, ma personalmente io mi sarei stupito del contrario, ovvero se un affare con Preziosi si fosse concluso senza sgarbi e senza intoppi. Per destreggiarsi nel mondo del pallone bisogna essere esperti, scafati, scaltri, pronti, sempre sull’attenti, o si rischia di andare a fondo e di venire considerati negativamente sia dagli stessi addetti ai lavori che, in seconda battuta, dalla propria tifoseria. Perché può anche passare il fatto di avere pochi soldi, ma le qualità dirigenziali e gestionali non dovrebbero mai essere un optional. E questa è una regola che vale per tutti, non mi riferisco solo alla società rossoblù.
     
    ...magari se guaraldi fosse stato padrone di un'unghia del gila sarebbero contate le qualita' nel destreggiarsi,invece preziosi ti "deve" dare Gilardino?!? perche' sei bello?
     

    Ad esempio, per quanto riguarda l’acquisizione della seconda metà del cartellino di Panagiotis Kone, il presidente ha parlato poco e, seppure con un po’ di fatica, è riuscito a centrale l’obiettivo. Un piccolo passo per il Bologna (insomma, a livello tecnico non tanto piccolo, visto che stiamo parlando di un ottimo giocatore), un grande balzo per Guaraldi. Questa è la strada giusta da seguire per chi ancora sta imparando il mestiere: se non si hanno le adeguate certezze e una buona dose di sicurezza su quello di cui si sta parlando, andarci cauti. Altrimenti si rischia di creare una generazione di tifosi cornuti e mazziati, sempre che questa non sia già stata creata...
     
    non c'e' nessuna strada giusta se uno non esperto continua a circondarsi di incompetenti

    Un altro signore che a proposito di comunicazione dovrebbe rivedersi qualche passaggio è proprio Alberto Gilardino, ragazzo timido e schivo che comunque apprezzo da sempre per il suo pregio di aprire bocca solo quando ha qualcosa di davvero importante o interessante da dire. Poco tempo fa Stefano Pioli aveva raccontato di aver sentito telefonicamente il bomber, e che quest’ultimo lo aveva salutato dicendogli: “Mister, ci vediamo il giorno del ritiro”. Inoltre, dopo la partita disputata con l’Italia proprio al Dall’Ara a fine maggio, lo stesso attaccante di Biella aveva dichiarato di voler rimanere sotto le Due Torri. Parole importanti insomma, che però contrastano e non poco con la realtà dei fatti. Certo, ad un livello superiore al suo ci sono i dialoghi più o meno amichevoli tra il volpone Preziosi e il disarmato Guaraldi (nel senso che se hai poco cash hai ben poche cartucce da sparare), ma d’altro canto sappiamo bene quanto la volontà di un giocatore sia importante per il buon esito di una trattativa.
     
     
    "il disarmato guaraldi" ma vala' dai smettila!
     

    Se Gila davvero sta bene in questa città e vuole continuare ad indossare questa maglia, lo ribadisca una volta per tutte, con fermezza.
     
    cosa cavolo deve fare ancora il gila scusa per giocare in una squadra che sara' impoverita e dove rischiera' di retrocedere?
     
     
     Ora o mai più. Altrimenti finirà quasi inevitabilmente per essere aggiunto alla lista di quei campioni che hanno sfruttato l’oasi-Bologna per rigenerarsi prima di cedere nuovamente al richiamo delle banconote e di una maglia all’apparenza più prestigiosa (l’esempio più illustre è il sommo Roberto Baggio). In fondo in fondo rimango fiducioso che le cose andranno nel verso giusto, ma il tempo stringe e bisogna fare in fretta, o si rischia di perdere un’altra pedina a dir poco fondamentale.
     
    "sfruttato l'oasi" ma cosa dici? se credevi in gila ne compravi almeno pezzo .

    Restando in tema di tasselli mancanti non si può non citare Diego Perez, uno di quei calciatori per cui le corse sono sempre state frasi, i tackle parole e i contrasti sillabe, con la grinta a fare da punteggiatura. Insomma, lui parlava sul campo e il campo parlava per lui. Peccato che l’uomo Perez, una volta uscito definitivamente dal terreno di gioco del Dall’Ara, abbia deciso di congedarsi dalle persone che lo hanno amato e sostenuto per tre anni con un regalo del tutto inaspettato: il silenzio.
     
    non ti viene in mente che non parli proprio per rispetto a noi e non creare altri casini?
     
     
     
     
     Forse però il Ruso non sa che anche il silenzio è comunicazione e che, in questo caso, fa decisamente male.
     
    il Ruso non deve dimostrarci niente lo ha fatto onorando la camiseta e comportansosi da uomo sempre 

    Infine, due parole sull’aspetto comunicativo della nuova campagna abbonamenti del Bologna, in particolare sul cartellone pubblicitario raffigurante Davide Moscardelli nelle vesti di portiere con al suo fianco lo slogan: “Non importa cosa fai. Importa che ci sei. Abbonati!”. Mi piace, è un’idea simpatica e faccio i miei complimenti a chi lo ha creato. Tuttavia, considerando che nella nostra rosa attuale mancano i titolari sia nel ruolo di portiere che in quello di prima punta, ci troviamo di fronte a un paradosso generato involontariamente ma comunque incredibile. A meno che non si voglia puntare davvero tutto sul buon Mosca, augurandosi che sia in possesso del dono dell’ubiquità, c’è ben poco da sorridere.

    mercoledì 22 maggio 2013

    Guaraldi altra "figuretta"....


    Da ricerca approfondita risulta che Albano non ha ancora sollevato Setti da fidejussione di 700 mila euro, che da contratto doveva rilevare entro il 30 settembre 2012, fatta su Bo 2010 presso la Banca Popolare dell'Emilia Romagna. Risulta che non ha pagato rata di 200 mila euro scadenza 31 gennaio 2013 e nemmeno rata di altri 200 mila euro scadenza 30 aprile 2013. Per tutte queste scadenze non ci sarebbero spiegazioni scritte...ed anche l'accordo di un 5% in più qualora slittasse il pagamento doveva avvenire per iscritto e con formulazione di nuova data...morale: 8 giorni per mettersi in regola altrimenti Setti può riscuotere da Futurfin quanto gli spetta da contratto....fino anche al riprendersi, cosa che dubito, le quote del Bfc cedute....051 ovviamente sta monitorando tutto senza risparmiare nulla a nessuno vero???? Idem i giornali? 

    emanuele righi


    domenica 5 maggio 2013

    mercoledì 1 maggio 2013

    IL BFC si muove per tempo


    Raggiunti i 40 punti la potente macchina organizzativa rossoblu' si muove con tutta la sua potenza
    e competenza;zanzi che ha dimostrato tutto il suo valore nel mantenere il monte ingaggi ad un livello congruo ed aver ridotto la rosa con sagacia e competenza,oltre ad aver scoperto giovani che valgono oro presi per pochi spiccioli,sta' muovendo i suoi contatti alla ricerca di un nuovo abero o di un nuovo curci.L'impresa non e' semplice non sempre si strappano alla concorrenza simili campioni.
    Dura sara' anche l'impresa per trattenere motta e pazienza che la rube assolutamente rivuole per poter
    primeggiare anche in europa.
    Sorensen nei piani di zanzibar sara' sostituito da un funambolico terzino georgiano di passaporto turco che con la sua competenza ha scovato prima di tutti.
    Diamanti che ha gia mostrato di volersene andare e sotto sotto e' anche un po' maleducato,sara' ceduto per una cifra iberbolica e sostituito con un cugino di abero strappato alla fiorentina.
    Perez (quell'ingrato),sembra che non accetti il contratto che pure il bfc gli ha proposto da 1 Anno
    ma zanzi  ha gia in mano un giovane croato che lo ricorda per forza e grinta.
    Insomma la macchina bfc si muove che e' un piacere , c'e' grande entusiasmo a casteldebole
    richiestissime le foto con autografo del pres.guaraldi e anche i big della squadra hanno grande stima di tutto lo staff.

    foto by valentino

    articolo

    Girolamo Fattanza.

    martedì 12 marzo 2013

    Bartolazzi anche a te piace il pignoletto...!?!

    Nemmeno il tempo di godersi questo gran Bologna che Presiniente e giornalai servizievoli
    vogliono farci passare per idioti.

    Ricordo a tale volpe che il monte ingaggi del Bologna e' cresciuto,e che i motta-guarente-pazienza-abero etc e tutta quella robina li' saranno sul groppone del bfc grazie al fenomenale Zanzi.

    Vantarsi per curci a 600 mila e rotti a stagione poi....

    e per i prestiti, si dai CAZZO NON SIAMO l'ALBINOLEFFE!
    ..diamo a zanzi quel che e' di zanzi.....SI, UN BEL CALCIO NEL CULO!

    oddio, arrivera' la "moralizzatrice"?!?!?

    sabato 9 marzo 2013

    ..guaraldi su "striscia"...

    Bologna, 8 marzo 2013 - La Provincia di Bologna e il Comune di Granarolo proporranno alla conferenza dei servizi dedicata al nuovo centro tecnico del Bologna calcio di sospendere la realizzazione dei campi che verrebbero a trovarsi sotto i tralicci dell’alta tensione. Lo annunciano le due amministrazioni con una nota congiunta, precisando che questa decisione è stata presa “in attesa che si concludano le valutazioni anche con Terna (societàche gestisce l’impianto) relative alla possibilità di interramento della linea”.

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    La sospensione, inoltre, verrà adottata “garantendo comunque, sin dal completamento del primo stralcio dei lavori- si precisa nella nota- una dotazione di campi e strutture che permetta sia al Bologna calcio che al comune di Granarolo lo svolgimento di tutte le attività delle proprie squadre di calcio”. Resta quindi “confermato, come previsto fin dalla firma del protocollo d’intesa tra gli enti locali e il Bologna- continua la nota- che l’intero intervento di realizzazione del centro tecnico del Bologna procederà per stralci successivi”.

    Chiusa la fase di presentazione delle osservazioni, la Conferenza dei servizi verrà convocata “a breve” dal Comune di Granarolo, cosi’ da “formulare le risposte alle considerazioni pervenute da associazioni e singoli cittadini in merito al progetto”. Uno dei temi “da subito rilevato ed esaminato nelle sedute della conferenza preliminare”, continua la nota, è proprio “l’interazione tra la linea elettrica già esistente sull’area e alcuni futuri campi da gioco sottostanti, oggetto in questo periodo anche di particolare attenzione da parte di cittadini e della stampa”.

    In questi mesi la Provincia, il Comune e il Bologna, “preso atto comunque della compatibilità espressa dagli enti, hanno voluto lavorare alla definizione di una soluzione migliorativa- ricorda il comunicato- seguendo un principio di massima precauzione e prevenzione relativamente alla salute pubblica”. In una commissione svolta in Provincia, in particolare, i tecnici di Arpa e Ausl “hanno rilevato come le strutture e le attività previste al di sotto della linea elettrica siano normativamente del tutto compatibili con il tempo di esposizione previsto e non comportino, allo stato attuale delle conoscenze scientifiche, rischi specifici per la salute”.

    Tuttavia, con l’obiettivo di “offrire doverosamente la massima serenità ai futuri fruitori della struttura- continua la nota- il Comune, la Provincia e il Bologna si sono impegnati per una soluzione a maggiore tutela di tutti”.
    Nel frattempo, continua a trovare sostenitori la petizione intitolata “Stop al consumo di suolo. Invito alla coerenza”, che si rivolge alle istituzioni locali e punta a dare sostegno alle osservazioni presentate sull’Accordo di programma relativo al progetto del centro tecnico: le firme finora raccolte sono salite a circa 150. Tra le altre, oltre a quelle già segnalate in precedenza si sono aggiunte quella di due ulteriori esponenti del Pd: Maria Raffaella Ferri (consigliera comunale di Bologna) e Virginia Gieri (presidente del quartiere Savena).


    LA REPLICA

    Un programma assolutamente “nebuloso” e “non condivisibile”. Il Comitato per l’alternativa al Passante nord, impegnato anche contro la realizzazione del nuovo centro tecnico del Bologna calcio a Granarolo dell’Emilia, non esulta per la sospensione della realizzazione dei campi progettati sotto i cavi dell’alta tensione: come possono “tranquillizzare” i cittadini, si chiede il Comitato, la proposta di “sospensione” e il relativo “piano dei lavori per stralci” che Provincia e Comune intendono portare in conferenza dei servizi?

    “Oggi più che mai si stanno smacchiando i giaguari- scrivono Gianni Galli e Severino Ghini, facendo il verso a Pier Luigi Bersani- ma nel senso peggiore del termine”. Dopo aver fatto “orecchie di mercante, per mesi, alle preoccupazioni espresse dai genitori che invitavano a non realizzare i campi proprio in quella posizione malsana”, recita la nota, “ora Provincia e Comune cavalcano il ‘principio di buonsenso’. Come possono essere credibili?”. La fretta “ostinata” che caratterizza il procedimento “non fa che alimentare dubbi anziché generare tranquillita’” e “appare ancor meno chiaro, a questo punto- scrive il Comitato- tutto l’accordo di programma”. Infatti le modifiche in corsa “annunciate oggi sotto la pressione delle proteste dei cittadini di Granarolo, del nostro Comitato, della lista civica ‘Impegno per Granarolo’- continua la nota- espresse fin dall’assemblea pubblica del 14 dicembre scorso e, ultimamente, anche dell’intervento di Striscia la notizia, confermano tutte le nostre perplessità sull’intera operazione”.
    Quanto annunciato oggi da Provincia e Comune “non e’ esauriente ed aspettiamo le risposte scritte alle nostre osservazioni”, concludono Galli e Ghini, “riservandoci di inoltrare il tutto alla valutazione delle competenti autorità”.

     

    martedì 12 febbraio 2013

    Saiano si dimette...

    Il buon Saiano
    dando prova di grande tenacia ha resistito non poco come Presidente dell'associazione dei tifosi,
    deve essere dura presenziare a certe "discussioni" e sentirsi dire che hanno speso 600 mila dei 900
    raccolti per regalarci materiale dal valore complessivo di 1.000 euro.
    Certo quando abbiamo aderito in tutti noi il sogno di uno splendido orologio del balanzone ci aveva offuscato completamente la mente....non un futuro per il bfc !!!
    Deve essere difficile frequentare certi personaggi che cercano di zittire tutto e tutti ; frequentare un tale presiniente deve far cadere le palle ad un vero tifoso.
    Ti ringrazio Saiano comunque per lo spirito e spero che una persona "come te" ti succeda alla presidenza,in fondo darsi un po' il turno per sopportare certi magoni mi pare necessario.

    guaraldi vattene!

    domenica 3 febbraio 2013

    Francesca Blesio ...la moralizzatrice.

    BOLOGNA - Tra i cori dedicati al presidente del Bologna giusto l’altro giorno se n’è aggiunto uno nuovo: «Guaraldi devi morire». Seguiva un più classico «te ne vai o no» e un forse sarcastico «vendi tua moglie». È finito in scaletta domenica scorsa, intonato dalla curva Bulgarelli in occasione di Bologna-Roma. Non è la prima volta che verso l’attuale presidente del club calcistico della città si registrano insulti e minacce. Quei cori, come le contestazioni fuori dai cancelli della sede del Bologna, non sono stati considerati boutade dalle forze dell’ordine. Da quando è entrato nell’occhio del ciclone del dissenso ultras, hanno deciso di proteggerlo.

    cara francesca lo sai che il pres.gira tranquillo e va a mangiare in via andrea costa dopo la partita?
     




    LA VIGILANZA - La vigilanza è stata predisposta sul numero uno rossoblù dal questore di Bologna Vincenzo Stingone, ed è precedente al match con la Roma. Probabilmente è partita quest’estate. E si sospende nei momenti di tregua. Ma sono rari, ultimamente. Da mesi ormai i rapporti tra una parte della tifoseria ultras e Albano Guaraldi sono infuocati. Nonostante i 51 punti raccolti dal suo Bologna la passata stagione, due mesi dopo, già a fine agosto, oltre 200 tifosi avevano assediato Casteldebole, corredando gli insulti con gli sputi. In quell’occasione — era il 28 agosto — i supporter contestavano la cessione di Gaston Ramirez al Southampton, pretendevano investimenti sul mercato, gli bocciavano il progetto del nuovo centro tecnico e qualcuno lo criticava pure per il quinquennale sottoscritto al giocatore più talentuoso della rosa, quell’Alessandro Diamanti fresco di Europei. Non è bastato l’arrivo di Alberto Gilardino, da allora, a sedare gli animi.

    cara francesca mi spieghi i meriti guaraldi nei 51 punti?
    cara francesca lo sai che ci aveva mandato a fare in culo prima di prendersi qualche sputo?
    cara francesca lo sai che anche in quella occasione il pres. disse una marea di bugie?
    cara francesca nessuno ha contestato il contratto a Diamanti.


    I PRECEDENTI - A più riprese sono piovuti insulti e minacce sul presidente del Bologna. Dagli spalti, durante le partite. E al centro tecnico, con contestazioni più o meno accese. Una settimana fa, martedì 22 gennaio, all’indirizzo del presidente sono arrivati altri cori e altri insulti. Questa volta il peccato mortale era quello di aver lasciato andare a Genova Daniele Portanova, giocatore molto amato da una parte della curva. Fortunatamente a Casteldebole, dove ha sede il Bologna, non sono arrivati la bara e la testa di porco, destinati due anni fa a Sergio Porcedda, il presidente che portò il club a un passo dal fallimento. Ma Albano Guaraldi è finito comunque sotto vigilanza. La decisione l’ha presa il questore. Si tratta di una vigilanza soft, «dinamica» per la precisione, quindi una protezione che prevede il passaggio dell’auto dei carabinieri sotto casa del presidente e la presenza della Digos per le sue uscite pubbliche. E lo chiamavano gioco, il calcio...

    ...cara francesca quando lo chiamavano "calcio" come dici tu c'erano persone che amavano
    questo sport e lo gestivano con passione e attaccamento ai propri colori;ora ci sono personaggi
    che non sanno neanche se la palla e' rotonda e pensano a fare SOLO i loro interessi commerciali,
    niente di male basta non dimenticare che prima viene la gestione spoprtiva.
    Questa societa' ci portera' nel baratro e' solo questione di tempo,ma a te interessa assai poco
    l'importante e' fare il tuo articolino da "lavandaia".
    Guaraldi e' fortunato vive in una citta' civile;io l'ho incontrato gia' un paio di volte ma visto che era con la figlia non mi sono permesso (per ora) di insultarlo;lui pero' insulta me e gli altri tifosi rossoblu tutti i giorni.

    sesar

     
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    zanzi 2 ..la vendetta!....

    La Catena degli errori
    Sul portiere non c’era discussione: serviva. Non è arrivato. Le responsabilità sono da dividere tra il direttore generale Roberto Zanzi, il presidente Albano Guaraldi e l’allenatore Stefano Pioli. Tra i pali del Bologna resterà Federico Agliardi, che ha già dimostrato di non essere all’altezza.
    Se mai tornerà, il titolare designato è Gianluca Curci. Auguri, però il Bfc sconsigli lo stadio ai cardiopatici. Doveva esserci Emiliano Viviano, ma il solito temporeggiare, i ripensamenti del tecnico, l’indecisione societaria hanno fatto sfumare il ritorno. Nebulose le idee, poco chiari i programmi. Il portiere a Bologna era atteso il 3 gennaio. Non c’è, perché a Casteldebole faticano con le nozioni base del mercato. Qui si criticavano vecchi volponi come Carmine Longo e Fabrizio Salvatori, oggi i due ex ds sono rimpianti più di Ramirez. Si può giocare solo conoscendo bene le regole. Un mese nel mercato è un’infinità, le situazioni vengono stravolte: c’era già un accordo con Viviano ai primi di gennaio e allora andava preso, con l’approvazione o meno dell’allenatore. A ciò si aggiunge una mancanza totale di liquidità. I soldi sono un grande sconosciuto e i pochi in cassa andavano spesi a dovere: sono stati buttati. Una delle società più povere della seria A ha regalato Belfodil al Parma per 100 mila euro (valutazione di ieri 20 milioni, lo vuole la Juve), ma ha investito 2 milioni e rotti sul riscatto di Acquafresca. Sei mesi dopo fa i salti mortali per sbolognare la punta al Levante, sconfessa così la sua politica, ammette la sua scarsa lungimiranza e certifica una difficile convivenza con il calcio giocato.
    Guaraldi è un presidente senza portafoglio. Vendere Portanova si può, ma guidare una società disponendo di spiccioli è come comprare una Ferrari per farla marcire in garage. Se vuole andare avanti trovi i soldi per la benzina e un navigatore. Zanzi sarà bravo a far di conto, ma nel mercato ha mostrato di muoversi con disagio. Gli errori vanno corretti. Le difficoltà di una squadra sono quasi sempre figlie di una cattiva gestione societaria.
    In ultimo Pioli. Il tecnico è il più difeso della serie A, pur avendo già perso 12 partite. Conosce la situazione finanziaria del club, ma chiede e ottiene Moscardelli, come uomo spogliatoio. Trentratrenne riserva del Chievo, in campionato per lui 7 scampoli di gara e zero reti. Contratto fino a giugno 2014 con il Bologna. Perché non rischiare e svezzare Veratti della Primavera per sei mesi? Inutile poi stupirsi se le rose scoppiano, il monte ingaggi si gonfia e le società sono sull’orlo del fallimento.
    Guido De Carolis

    (VATTENE PARASSITA)

    sabato 26 gennaio 2013

    ma si..a cosa servono i Capitani....guaraldi risparmia e prolunga l'agonia...

    Daniele Portanova lascia il Bologna e la sua fascia da capitano rossoblu per trasferirsi al Genoa, ma per lui non è stata una scelta accolta di buon grado, nè tantomeno una sua iniziativa personale connessa ad una propria volontà. Raramente, in queste operazioni di mercato, viene adoperata tanta schiettezza e sincerità nel rivelare i retroscena connessi ai trasferimenti ma, nell’epoca dei social network, la condivisione istantanea dei propri pensieri può essere uno stimolo in più per esprimere i propri pensieri e le proprie sensazioni, o anche semplicemente per sfogarsi. Così, nella giornata di ieri, Daniele Portanova ha affidato alla sua pagina Twitter i propri pensieri in libertà, raccontando il suo stato d’animo connesso all’addio alla città di Bologna ed alla squadra con cui sentiva un profondo legame: “Nonostante l’amore per la maglia devo andare via, te che quella maglia non l’hai mai amata sei ancora lì. Questa la cosa che mi fa più male, ma adesso vinca la verità. Bologna non ti merita”.
    Parole affilatissime, come lame di coltello, che si rivolgono con tutta probabilità a colui che ha dato il suo assenso alla cessione, o che comunque non ha fatto nulla per evitarla nonostante la volontà del trentacinquenne difensore Portanova fosse del tutto contraria e fosse stata espressa chiaramente nel corso di numerosi confronti: il presidente del Bologna Albano Guaraldi. Dopo questo sfogo “a caldo” senza dubbio la sua posizione agli occhi della tifoseria emiliana sarà ancora più negativa, considerando che il presidente Guaraldi già non gode della stima dei sostenitori della squadra, anche perchè la partenza di Portanova non era così scontata, nonostante le dichiarazioni del presidente del Genoa Enrico Preziosi facessero ipotizzare un forte interessamento del Grifone: “Portanova è un giocatore che mi piace molto, anche caratterialmente: è chiaro che abbiamo avviato una trattativa con lui dopo aver avuto il permesso del Bologna“.
    Portanova va al Genoa con sfogo Twitter | ©Gabriele Maltinti/Getty Images
    Portanova va al Genoa con sfogo Twitter | ©Gabriele Maltinti/Getty Images
    Infatti, nella giornata di ieri, Daniele Portanova non ha preso parte all’allenamento del Bologna nel centro sportivo di Casteldebole, ufficialmente a causa di un fastidio al tallone a seguito di una contusione, ma ufficiosamente per poter incontrare il presidente e convincerlo delle proprie ragioni. Al termine di quell’incontro, Daniele Portanova aveva rilasciato alcune dichiarazioni al programma radiofonico La Curva al Centro, in cui trapelava l’intento di “ricomporre” la frattura con il presidente Guaraldi ma anche la volontà del giocatore restare al Bologna: “Io e Guaraldi ci confrontiamo con rispetto, da giocatore a presidente. Ci sono state delle incomprensioni, stiamo cercando un punto. Se è un punto per ricominciare saremo felici entrambi, altrimenti vedremo”.
    Allo stato dei fatti, invece, quel famoso “punto” da cui ricominciare non è stato individuato e, quindi, ecco che subito dopo è giunto lo sfogo accorato su Twitter del difensore ceduto che ha individuato nel presidente Guaraldi il principale responsabile della sua partenza per Genova. Il presidente e la dirigenza, però, non si sono lasciati condizionare e proseguono dritto per la propria strada e sembra abbiano già individuato l’alternativa per sostituire Portanova, ossia il ventiquattrenne brasiliano Naldo, ex del Gremio ed attualmente di proprietà dell’Udinese, che potrebbe giungere a Bologna con la formula del prestito.


    una societa' seria potrebbe privarsi di un giocatore di una certa eta' ;perche' avrebbe gia' individuato le alternative piu' giovani...questa invece si garantisce qualche altro mese di vita e continua a sfidare la sorte (la serie B).

    forse una volta in B cesseranno le voci dei "tifosi" pro-guaraldi ;non credo neppure piu' a quel briciolo di incompetenza che poteva essere un'attenuante.

    Presiniente SPARISCI!