domenica 3 febbraio 2013

zanzi 2 ..la vendetta!....

La Catena degli errori
Sul portiere non c’era discussione: serviva. Non è arrivato. Le responsabilità sono da dividere tra il direttore generale Roberto Zanzi, il presidente Albano Guaraldi e l’allenatore Stefano Pioli. Tra i pali del Bologna resterà Federico Agliardi, che ha già dimostrato di non essere all’altezza.
Se mai tornerà, il titolare designato è Gianluca Curci. Auguri, però il Bfc sconsigli lo stadio ai cardiopatici. Doveva esserci Emiliano Viviano, ma il solito temporeggiare, i ripensamenti del tecnico, l’indecisione societaria hanno fatto sfumare il ritorno. Nebulose le idee, poco chiari i programmi. Il portiere a Bologna era atteso il 3 gennaio. Non c’è, perché a Casteldebole faticano con le nozioni base del mercato. Qui si criticavano vecchi volponi come Carmine Longo e Fabrizio Salvatori, oggi i due ex ds sono rimpianti più di Ramirez. Si può giocare solo conoscendo bene le regole. Un mese nel mercato è un’infinità, le situazioni vengono stravolte: c’era già un accordo con Viviano ai primi di gennaio e allora andava preso, con l’approvazione o meno dell’allenatore. A ciò si aggiunge una mancanza totale di liquidità. I soldi sono un grande sconosciuto e i pochi in cassa andavano spesi a dovere: sono stati buttati. Una delle società più povere della seria A ha regalato Belfodil al Parma per 100 mila euro (valutazione di ieri 20 milioni, lo vuole la Juve), ma ha investito 2 milioni e rotti sul riscatto di Acquafresca. Sei mesi dopo fa i salti mortali per sbolognare la punta al Levante, sconfessa così la sua politica, ammette la sua scarsa lungimiranza e certifica una difficile convivenza con il calcio giocato.
Guaraldi è un presidente senza portafoglio. Vendere Portanova si può, ma guidare una società disponendo di spiccioli è come comprare una Ferrari per farla marcire in garage. Se vuole andare avanti trovi i soldi per la benzina e un navigatore. Zanzi sarà bravo a far di conto, ma nel mercato ha mostrato di muoversi con disagio. Gli errori vanno corretti. Le difficoltà di una squadra sono quasi sempre figlie di una cattiva gestione societaria.
In ultimo Pioli. Il tecnico è il più difeso della serie A, pur avendo già perso 12 partite. Conosce la situazione finanziaria del club, ma chiede e ottiene Moscardelli, come uomo spogliatoio. Trentratrenne riserva del Chievo, in campionato per lui 7 scampoli di gara e zero reti. Contratto fino a giugno 2014 con il Bologna. Perché non rischiare e svezzare Veratti della Primavera per sei mesi? Inutile poi stupirsi se le rose scoppiano, il monte ingaggi si gonfia e le società sono sull’orlo del fallimento.
Guido De Carolis

(VATTENE PARASSITA)

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