martedì 12 febbraio 2013

Saiano si dimette...

Il buon Saiano
dando prova di grande tenacia ha resistito non poco come Presidente dell'associazione dei tifosi,
deve essere dura presenziare a certe "discussioni" e sentirsi dire che hanno speso 600 mila dei 900
raccolti per regalarci materiale dal valore complessivo di 1.000 euro.
Certo quando abbiamo aderito in tutti noi il sogno di uno splendido orologio del balanzone ci aveva offuscato completamente la mente....non un futuro per il bfc !!!
Deve essere difficile frequentare certi personaggi che cercano di zittire tutto e tutti ; frequentare un tale presiniente deve far cadere le palle ad un vero tifoso.
Ti ringrazio Saiano comunque per lo spirito e spero che una persona "come te" ti succeda alla presidenza,in fondo darsi un po' il turno per sopportare certi magoni mi pare necessario.

guaraldi vattene!

domenica 3 febbraio 2013

Francesca Blesio ...la moralizzatrice.

BOLOGNA - Tra i cori dedicati al presidente del Bologna giusto l’altro giorno se n’è aggiunto uno nuovo: «Guaraldi devi morire». Seguiva un più classico «te ne vai o no» e un forse sarcastico «vendi tua moglie». È finito in scaletta domenica scorsa, intonato dalla curva Bulgarelli in occasione di Bologna-Roma. Non è la prima volta che verso l’attuale presidente del club calcistico della città si registrano insulti e minacce. Quei cori, come le contestazioni fuori dai cancelli della sede del Bologna, non sono stati considerati boutade dalle forze dell’ordine. Da quando è entrato nell’occhio del ciclone del dissenso ultras, hanno deciso di proteggerlo.

cara francesca lo sai che il pres.gira tranquillo e va a mangiare in via andrea costa dopo la partita?
 




LA VIGILANZA - La vigilanza è stata predisposta sul numero uno rossoblù dal questore di Bologna Vincenzo Stingone, ed è precedente al match con la Roma. Probabilmente è partita quest’estate. E si sospende nei momenti di tregua. Ma sono rari, ultimamente. Da mesi ormai i rapporti tra una parte della tifoseria ultras e Albano Guaraldi sono infuocati. Nonostante i 51 punti raccolti dal suo Bologna la passata stagione, due mesi dopo, già a fine agosto, oltre 200 tifosi avevano assediato Casteldebole, corredando gli insulti con gli sputi. In quell’occasione — era il 28 agosto — i supporter contestavano la cessione di Gaston Ramirez al Southampton, pretendevano investimenti sul mercato, gli bocciavano il progetto del nuovo centro tecnico e qualcuno lo criticava pure per il quinquennale sottoscritto al giocatore più talentuoso della rosa, quell’Alessandro Diamanti fresco di Europei. Non è bastato l’arrivo di Alberto Gilardino, da allora, a sedare gli animi.

cara francesca mi spieghi i meriti guaraldi nei 51 punti?
cara francesca lo sai che ci aveva mandato a fare in culo prima di prendersi qualche sputo?
cara francesca lo sai che anche in quella occasione il pres. disse una marea di bugie?
cara francesca nessuno ha contestato il contratto a Diamanti.


I PRECEDENTI - A più riprese sono piovuti insulti e minacce sul presidente del Bologna. Dagli spalti, durante le partite. E al centro tecnico, con contestazioni più o meno accese. Una settimana fa, martedì 22 gennaio, all’indirizzo del presidente sono arrivati altri cori e altri insulti. Questa volta il peccato mortale era quello di aver lasciato andare a Genova Daniele Portanova, giocatore molto amato da una parte della curva. Fortunatamente a Casteldebole, dove ha sede il Bologna, non sono arrivati la bara e la testa di porco, destinati due anni fa a Sergio Porcedda, il presidente che portò il club a un passo dal fallimento. Ma Albano Guaraldi è finito comunque sotto vigilanza. La decisione l’ha presa il questore. Si tratta di una vigilanza soft, «dinamica» per la precisione, quindi una protezione che prevede il passaggio dell’auto dei carabinieri sotto casa del presidente e la presenza della Digos per le sue uscite pubbliche. E lo chiamavano gioco, il calcio...

...cara francesca quando lo chiamavano "calcio" come dici tu c'erano persone che amavano
questo sport e lo gestivano con passione e attaccamento ai propri colori;ora ci sono personaggi
che non sanno neanche se la palla e' rotonda e pensano a fare SOLO i loro interessi commerciali,
niente di male basta non dimenticare che prima viene la gestione spoprtiva.
Questa societa' ci portera' nel baratro e' solo questione di tempo,ma a te interessa assai poco
l'importante e' fare il tuo articolino da "lavandaia".
Guaraldi e' fortunato vive in una citta' civile;io l'ho incontrato gia' un paio di volte ma visto che era con la figlia non mi sono permesso (per ora) di insultarlo;lui pero' insulta me e gli altri tifosi rossoblu tutti i giorni.

sesar

 
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zanzi 2 ..la vendetta!....

La Catena degli errori
Sul portiere non c’era discussione: serviva. Non è arrivato. Le responsabilità sono da dividere tra il direttore generale Roberto Zanzi, il presidente Albano Guaraldi e l’allenatore Stefano Pioli. Tra i pali del Bologna resterà Federico Agliardi, che ha già dimostrato di non essere all’altezza.
Se mai tornerà, il titolare designato è Gianluca Curci. Auguri, però il Bfc sconsigli lo stadio ai cardiopatici. Doveva esserci Emiliano Viviano, ma il solito temporeggiare, i ripensamenti del tecnico, l’indecisione societaria hanno fatto sfumare il ritorno. Nebulose le idee, poco chiari i programmi. Il portiere a Bologna era atteso il 3 gennaio. Non c’è, perché a Casteldebole faticano con le nozioni base del mercato. Qui si criticavano vecchi volponi come Carmine Longo e Fabrizio Salvatori, oggi i due ex ds sono rimpianti più di Ramirez. Si può giocare solo conoscendo bene le regole. Un mese nel mercato è un’infinità, le situazioni vengono stravolte: c’era già un accordo con Viviano ai primi di gennaio e allora andava preso, con l’approvazione o meno dell’allenatore. A ciò si aggiunge una mancanza totale di liquidità. I soldi sono un grande sconosciuto e i pochi in cassa andavano spesi a dovere: sono stati buttati. Una delle società più povere della seria A ha regalato Belfodil al Parma per 100 mila euro (valutazione di ieri 20 milioni, lo vuole la Juve), ma ha investito 2 milioni e rotti sul riscatto di Acquafresca. Sei mesi dopo fa i salti mortali per sbolognare la punta al Levante, sconfessa così la sua politica, ammette la sua scarsa lungimiranza e certifica una difficile convivenza con il calcio giocato.
Guaraldi è un presidente senza portafoglio. Vendere Portanova si può, ma guidare una società disponendo di spiccioli è come comprare una Ferrari per farla marcire in garage. Se vuole andare avanti trovi i soldi per la benzina e un navigatore. Zanzi sarà bravo a far di conto, ma nel mercato ha mostrato di muoversi con disagio. Gli errori vanno corretti. Le difficoltà di una squadra sono quasi sempre figlie di una cattiva gestione societaria.
In ultimo Pioli. Il tecnico è il più difeso della serie A, pur avendo già perso 12 partite. Conosce la situazione finanziaria del club, ma chiede e ottiene Moscardelli, come uomo spogliatoio. Trentratrenne riserva del Chievo, in campionato per lui 7 scampoli di gara e zero reti. Contratto fino a giugno 2014 con il Bologna. Perché non rischiare e svezzare Veratti della Primavera per sei mesi? Inutile poi stupirsi se le rose scoppiano, il monte ingaggi si gonfia e le società sono sull’orlo del fallimento.
Guido De Carolis

(VATTENE PARASSITA)